Arretrati a partire dal mese di luglio del 2016

Con le nuove disposizioni, il vecchio assegno familiare è stato dunque sostituito dall’Assegno Unico Universale. Tuttavia, è possibile richiedere gli arretrati per i vecchi assegni familiari non ancora goduti solo nei cinque anni precedenti.

Il periodo per poter usufruire dell’assegno va da luglio a giugno dell’anno successivo, pertanto attualmente è possibile richiedere gli assegni familiari arretrati per i periodi di luglio 2016–giugno 2017, luglio 2017–giugno 2018, luglio 2018–giugno 2019, luglio 2019–giugno 2020, luglio 2020–giugno 2021.

Chi può fare domanda?

I vecchi assegni cadono in prescrizione dopo 5 anni, pertanto finché non sono prescritti è sempre possibile ottenere gli arretrati. L’importante tuttavia è soddisfare i requisiti previsti dalla legge. In primo luogo il reddito del proprio nucleo familiare deve derivare per il 70% almeno da un lavoro dipendente o assimilato. Inoltre, è necessario essere un lavoratore dipendente del settore privato, un lavoratore dipendente agricolo, un lavoratore domestico o somministrato, un lavoratore iscritto alla Gestione Separata, un lavoratore dipendente di ditte cessate o fallite, oppure un pensionato a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.

La domanda per gli assegni familiari arretrati deve essere inviata esclusivamente per via telematica, autonomamente o con l’aiuto di un patronato.

La cosa importante da chiarire è che non si può presentare un’unica domanda, ma ogni periodo di arretrato ne esige una diversa.

Chi li paga?

Salvo eccezioni previste dalla legge, l’onere del pagamento degli assegni familiari arretrati rimane in capo al datore di lavoro presso cui il dipendente prestava servizio in quel momento in cui ne aveva diritto. Bisognerà dunque riferirsi al proprio datore di lavoro attuale solo se si lavorava presso di lui già nel periodo a cui gli assegni si riferiscono.

A pagare gli assegni familiari arretrati è invece l’INPS per i lavoratori domestici, i lavoratori iscritti alla Gestione Separata, i dipendenti agricoli con contratti a tempo determinato, i lavoratori di ditte fallite o che hanno cessato l’attività e per i beneficiari di altre prestazioni previdenziali.

Come chiedere gli arretrati?

La domanda per gli assegni familiari arretrati deve essere avanzata per ogni anno a cui si ha diritto, ma fermandoci a considerare solo gli ultimi cinque anni. Per inoltrarla, è necessario accedere con lo SPID al sito dell’INPS e cercare il servizio dedicato. I dipendenti agricoli devono invece presentare la domanda in formato cartaceo, consegnando al datore di lavoro il modulo ANF/DIP. I tempi di lavorazione della domanda, salvo rari casi previsti dalla legge, non possono eccedere i 30 giorni.