L’assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio minorenne, residente in Italia, a carico fino alla maggiore età e in casi particolari fino al compimento dei 21 anni. Per quanto riguarda, invece, le famiglie con figli a carico che presentano disabilità non ci sono limiti dati dall’età; ha l’obbiettivo di semplificare e potenziare tutti quegli interventi in favore della genitorialità e della natalità. Per ottenere questo assegno è necessario fare domanda, ma non sarà più obbligatorio l’ISEE, anche se in assenza di questo si avrà il diritto solo all’importo minimo previsto. Ai fini dell’ISEE si può fissare un appuntamento presso la sede di GEPS CAF in Via Tiziano 21, 20145, o contattare il numero 024815610. Al numero complessivo delle domande che sono state presentate vanno aggiunti i 773mila minori presenti nei nuclei famigliari già beneficiari del reddito di cittadinanza: in questo caso, però, i genitori non sono tenuti a presentare istanze, ma riceveranno in modo separato l’integrazione prevista degli importi. Ad oggi l’operazione “assegno unico” ha raggiunto circa 5,5 milioni di figli, pochi perché è solo metà della platea potenziale. Sembra essere insufficiente anche il numero di domande arrivate all’Inps per poter raggiungere la quasi totalità degli eventi di diritto. Questi numeri insufficienti sono forse dovuti ai tempi stretti con cui è partita la campagna, in seguito all’approvazione del decreto legislativo del 21 dicembre scorso, ma anche la poca chiarezza sul tema in diverse fasce della popolazione. Dunque, è bene fare chiarezza su alcuni fattori necessari da sapere. Partendo dalle prossime scadenze e le relative conseguenze, tutti coloro che presenteranno domanda dall’1 marzo in poi si troveranno a perdere le misure attualmente in vigore, percepite in busta paga dai lavoratori dipendenti, con il rischio di importanti ripercussioni sulla liquidità mensile a disposizione. A questo punto, chi farà domanda entro giugno avrà sempre diritto agli arretrati accumulati a decorrere dal mese di marzo. L’Inps in tutti i casi provvederà, come si legge nella circolare n.23 del 9 febbraio scorso, al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla domanda. Nel caso in cui, invece, la presentazione dell’istanza avvenga dal primo luglio in poi, la misura decorrerà dal mese successivo a quello della domanda stessa, senza quindi gli arretrati. In questo scenario si rileva anche la tempistica con cui viene elaborato l’ISEE che renderà necessario attendere la fine dell’anno per gli eventuali conguagli degli importi spettanti. Molti tecnici hanno, però, il timore che nelle prime settimane di richiesta dell’assegno unico, molte domande siano state inviate dalle famiglie anche senza aver fatto l’ISEE e in questo caso, le famiglie avranno diritto all’importo minimo dell’assegno. Se successivamente l’ISEE viene elaborato entro fine febbraio, automaticamente gli importi erogati a partire dal mese di marzo 2022 saranno calcolati in base all’indicatore della situazione economica del nucleo famigliare. Se l’ISEE 2022 viene presentato entro giugno, l’eventuale conguaglio degli importi dovuti a decorrere dalla mensilità di marzo, avverrà nel mese di luglio, mentre gli eventuali ISEE elaborati successivamente avranno validità solo dalla mensilità in corso. Resta comunque obbligatorio comunicare eventuali variazioni del nucleo famigliare tramite ISEE. In fine, è importante sapere che l’ISEE non serve per forza per ricevere la cifra minima, ovvero di 50 euro, ma si può fare domanda di assegno unico per ogni figlio a carico senza avere ancora un ISEE e caricarlo poi in un secondo momento sulla piattaforma INPS, o anche senza caricarlo proprio. La domanda, compilabile in poco tempo, può essere presentata attraverso il sito internet www.inps.it o carta nazionale dei Servizi (Cns) o presso la sede di GEPS presso il CAF in via Tiziano 21, Milano. A partire dal mese di marzo, in attuazione della normativa relativa all’Assegno Unicocesseranno le prestazioni attualmente erogate in busta paga o con la pensione per il nucleo familiare e le detrazioni fiscali relative. L’Assegno Unico, infatti, sostituisce tutte le altre prestazioni e sarà erogato dall’Inps sull’IBAN indicato dal richiedente.

Per concludere, riportiamo di seguito un esempio di calcolo:

Un nucleo familiare con ISEE pari a 19.350 euro, composto da ambedue i genitori e con un solo figlio a carico minorenne, percepirà un assegno unico base di importo pari a 153 euro mensili.

 

Tramite portale Inps, si può in maniera autonoma effettuare una Simulazione dell’importo riferito al assegno Unico, al seguente link: https://servizi2.inps.it/servizi/AssegnoUnicoFigli/Simulatore

Si allega alla presente circolare da inviare al proprio personale assunto predisposta dallo Studio Uboldi. (COMUNICAZIONE LAVORATORI ASSEGNO UNICO UNIVERSALE 2022)