L’assegno di integrazione salariale per causali straordinarie attraverso il FIS si  applicherà anche alle micro imprese fino a 15 dipendenti.  

Lo prevede un nuovo decreto del Ministro del Lavoro datato 25 febbraio (n. 33-2022)  pubblicato ieri nella sezione Pubblicità legale del Ministero .

Il provvedimento  interviene sul DM 94033 2016 che regola la materia.

L’assegno straordinario , previsto  per le causali specifiche di :

  • crisi aziendale,
  •  riorganizzazione e transizione,
  •  contratti di solidarietà difensiva

 infatti era tra i pochi punti non interessati dalla riforma della ultima legge di bilancio ed era ancora riservato alle aziende oltre i 15 dipendenti come CIGS.

Nella circolare 18 2022 Inps aveva indirettamente anticipato l’ampliamento ma mancava il riferimento normativo.

Vediamo di seguito in sintesi tutte le novità del decreto tenendo conto che dovranno essere specificate dall’Inps le istruzioni operative per l’applicazione.

CIGS nuova causale  “transizione”

In tema   di CIGS  il decreto dispone anche una  ulteriore novità  riguardante  la nuova causale di “riorganizzazione per  processi di transizione” recentemente inserita nella disciplina degli ammortizzatori sociali dalla legge 234 2021.

Come parzialmente anticipato  nella circolare 1/2022,  questa causale è applicabile  per attuare  programmi di  transizione e riconversione produttiva in risposta a  specifici momenti di  evoluzione  del contesto economico .

Sarà necessario dimostrare la copertura finanziaria degli investimenti  previsti ma non è richiesto che il valore di quest’ultimi sia superiore al valore medio annuo degli investimenti  nel biennio precedente.

Novità  per il FIS Fondo integrazione salariale

In tema di assegno d’integrazione salariale del Fis , come detto,   divengono ugualmente applicabili le causali di riorganizzazione, crisi e solidarietà.  La modalità di richiesta è semplificata:  si prevede che l’azienda possa fornire tutti gli elementi di valutazione,  anche economici, tramite un modello  unico che sarà predisposto dall’INPS.

La norma precisa che in particolare che:

  1. per ottenere l’assegno di integrazione con  causale di riorganizzazione, dal Fis,  il datore di lavoro deve “presentare un programma volto a fronteggiare le inefficienze della struttura gestionale, commerciale, produttiva o di prestazione di servizi attraverso interventi idonei a gestire le inefficienze o processi di transizione, anche eventualmente mediante un aggiornamento tecnologico o digitale” che consenta un importante recupero di posti di lavoro  o con un piano specifico  di gestione delle eccedenze di personale .
  2. Viene  ampliata la possibilità di accesso con causale “crisi”  anche   a seguito di eventi improvvisi e imprevisti  che possono produrre effetti  anche  dopo l’istanza amministrativa. L’assegno di integrazione salariale straordinario potrà essere autorizzato  fornendo una relazione che evidenzi la mancanza di collegamento della crisi con la gestione aziendale del datore di lavoro . Non è necessario che si realizzino quindi altre situazioni normalmente richieste come  diminuzione di ordinativi o ridimensionamento dell’organico o assenza di assunzioni nel semestre precedente
  3. Infine per  la causale contratto di solidarieta  è richiesto l’accordo con le organizzazioni sindacali come per le altre causali , per la CIGS.