E’ stato definito dal Governo il contenuto del nuovo decreto flussi che sembra sia già stato firmato dal Ministro Piantedosi e dovrebbe a breve essere pubblicato in Gazzetta Uffficiale.
La quota di ingressi è fissata a 82.705 lavoratori immigrati extracomunitari da impiegare come di consueto in diversi settori, principalmente l’agricoltura.
alcune quote saranno riservate:
- ai lavoratori di Paesi con cui entreranno in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria,
- a quelli che completano programmi di formazione nei Paesi di origine e
- alle richieste delle organizzazioni professionali dei datori di lavoro che assumono l’impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori».
Obbligo verifica lavoratori disponibili al CPI
Emerge anche che il Governo intende verificare che venga applicata una norma presente nel Testo unico sull’Immigrazione ma raramente utilizzata in passato: si tratta dell’obbligo di controllo preventivo da parte del datore di lavoro intenzionato a utilizzare il decreto flussi di controllare prima nel centro per l’impiego competente che non sia disponibile un lavoratore italiano o comunitario, già presente nel territorio italiano.
La procedura è già prevista anche in una nota operativa predisposta dall’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (ANPAL) che ha precisato che sta predisponendo per le aziende un modello di richiesta da presentare al Centro per l’impiego , in modo da garantire un’applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale.
La procedura, inattaccabile dal punto di vista logico e normativo, potrebbe però essere molto complessa dal punto di vista pratico per la difficoltà di coordinare i tempi di azione dei vari enti coinvolti rispetto alle esigenze dei datori di lavoro che hanno necessità di tempi certi per far fronte alle proprie esigenze di personale.