La legge di conversione del decreto Flussi (D.L. n. 145/2024 convertito in L. n. 187/2024) modifica le regole in vigore con riferimento ad una serie di aspetti concreti di regolamentazione dell’ingresso in Italia di lavoratori stranieri,

Rigetto domanda di nulla osta

Non viene accolta l’istanza presentata dal datore di lavoro che ha commesso uno dei reati di cui all’art.603-bis cp, ma anche i reati di cui agli artt. 600 (riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù), 601 (Tratta di persone) e 602 (Acquisto e alienazione di schiavi).

Inoltre, in applicazione dei criteri di qualificazione stabiliti dalla Direttiva 2013/32/UE, sono considerati Paesi di origine sicuri i seguenti: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia.

Riserva quote rosa

La norma riserva alle lavoratrici fino al 40% degli ingressi per lavoro subordinato programmati per il 2025 ed è stata inoltre prevista una nuova programmazione triennale degli ingressi per lavoro in Italia per il periodo 2026-2028. I ricongiungimenti familiari potranno essere richiesti solo dopo un periodo ininterrotto di soggiorno legale di almeno due anni nel territorio nazionale e l’idoneità dell’alloggio potrà essere rilasciata dal Comune solo previa verifica del numero degli occupanti e degli altri requisiti.

Ricongiungimento familiare

Possono richiedere il ricongiungimento familiare soltanto i titolari di permesso di soggiorno per asilo in conseguenza del riconoscimento della protezione internazionale, e non anche, i titolari di permesso di soggiorno per richiesta di riconoscimento dello status di protezione internazionale, né tantomeno i titolari di permesso di soggiorno rilasciato per altri motivi (ad esempio, per casi speciali o per protezione speciale).

La richiesta è preclusa agli stranieri in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria.