Nel caso di una prestazione di lavoro accessorio con orario “spezzato” nella stessa giornata, per esempio per alcune ore di mattina e altre di pomeriggio, è sufficiente inviare una sola comunicazione preventiva all’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), indicando le fasce orarie interessate. Questa è una delle indicazioni contenute nelle risposte a dieci Faq elaborate dalla direzione generale per l’attività ispettiva del ministero del Lavoro e pubblicate sul sito www.cliclavoro.gov.it .

È anche possibile inserire nella stessa comunicazione più lavoratori impiegati dallo stesso committente, purché, precisa il ministero, «i dati riferiti a ciascun lavoratore siano dettagliatamente e analiticamente esposti».

Un altro tipo di mail “cumulativa” è consentita se committenti non agricoli impiegano del personale per tutta la settimana: in tal caso è sufficiente una sola comunicazione che indichi i giorni, il luogo, l’ora di inizio e di fine di ogni singola giornata. Non viene esplicitamente detto, invece, se tutte queste modalità comunicative possono essere sommate, cioè per esempio se nel caso di più lavoratori, impiegati per più giorni e con orario spezzato sia ammessa una sola notifica.

Quanto alla diversa natura e relativi obblighi dei committenti, viene ribadito che i datori di lavoro agricoli non devono indicare inizio e fine dell’attività, mentre i soggetti titolari di partita Iva ma non imprenditori, quali onlus, sindacati e partiti politici sono tenuti solo alla dichiarazione di inizio attività nei confronti dell’Inps.