Nella risposta all’Interpello 89/2024, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito il trattamento fiscale dei beni forniti ai lavoratori in cambio di interessi aziendali strategici e commerciali.
Il caso riguarda una multinazionale operante nel settore alimentare, in particolare nella produzione di caffè, che effettua due tipi di pagamenti con finalità proporzionali.
Il primo è su base giornaliera (bevande analcoliche durante le pause).
Il secondo su base mensile (una confezione contenente alcuni chicchi tostati dall’azienda stessa e selezionati sulla base di una politica strategica e commerciale).
Considerato che la società ha applicato con attenzione il sistema previsto dagli articoli 51, comma 3, e 9 del TUIR (criteri di determinazione del valore dei beni trasferiti), la natura remunerativa del secondo riconoscimento risulta particolarmente problematica ai fini commerciali.
Al riguardo, l’Autorità osserva che, in ogni caso, la scelta unilaterale della società, espressione di una strategia commerciale preconcordata, non fa venir meno la natura remunerativa di tale premio, in quanto esso entra a far parte del patrimonio privato del dipendente.