L’Inps, con Circolare 23 marzo 2023, n. 33, fornisce le indicazioni operative utili alla corretta applicazione delle retribuzioni convenzionali per coloro che svolgono prestazioni di lavoro estero.

La Circolare in trattazione fa seguito alla pubblicazione del Decreto Ministeriale 28 febbraio 2023 che a sua volta è espressione dell’obbligo introdotto dall’art. 4, comma 1, D.L. 317/1987, e fornisce le modalità procedurali di utilizzo delle retribuzioni convenzionali annualmente aggiornate dal D.M. menzionato ai fini della definizione della determinazione della copertura contributiva laddove la prestazione preveda uno svolgimento in ambiti esterni a quello Comunitario e dello Spazio Economico Europeo, consentendo quindi di derogare, o quanto meno attenuare, gli effetti del Lex Locis Laboris, evitando contestualmente pregiudizi per la formazione del diritto pensionistico dei lavoratori interessati da frammentazione geografica.

Il concreto ricorso alle retribuzioni convenzionali, oltre che integralmente nelle ipotesi di paesi con i quali è assente qualsiasi forma di accordo bilaterale di sicurezza sociale, è necessario anche in presenza di accordi bilaterali di sicurezza sociale parziali, relativamente alle assicurazioni che pur essendo obbligatorie secondo il D.L. n. 317/1987, non sono ricomprese nel citato accordo tra stati.

La Circolare Inps n. 33/2023 prosegue poi andando a riepilogare le concrete modalità di calcolo ed applicazione delle regole generali di raffronto tra la retribuzione contrattuale in Italia rispetto a quella convenzionale, elencando anche le ipotesi speciali (come ad esempio determinati passaggi di livello e/o di qualifica nel corso del periodo di invio all’estero).