Il regime degli impatriati ha subito significative e rilevanti modifiche a partire dal periodo d’imposta 2024. L’articolo 5 del decreto sulla fiscalità internazionale (D.lgs. 27 dicembre 2023 n. 209) ha infatti abrogato il precedente regime stabilito dall’art. 16 del D.Lgs. 14/9/2015 n. 147, salvo una applicazione transitoria (vedi di seguito).

Il nuovo regime degli impatriati si applica ai lavoratori che trasferiscono la residenza fiscale in Italia e che percepiscono:

– redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;

– redditi di lavoro autonomo derivanti dall’esercizio di arti e professioni (specificazione non presente nella previgente normativa).

NOVITÀ Non rientrano più tra le categorie di reddito agevolato i redditi di impresa.

La nuova agevolazione prevede che detti redditi, fino al limite annuale di € 600.000 (la previgente normativa non prevedeva un limite annuale), concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 50% del loro ammontare (rispetto alla previgente misura del 30%).

L’agevolazione è riconosciuta nel rispetto di alcune condizioni e specificatamente:

– i lavoratori si impegnano a risiedere fiscalmente in Italia, per un periodo di tempo minimo di 4 periodi d’imposta (in luogo dei 2 richiesti dalla previgente normativa);

– i lavoratori non devono essere stati fiscalmente residenti in Italia nei 3 periodi d’imposta precedenti il loro trasferimento (in luogo dei 2 richiesti dalla previgente normativa);

– l’attività lavorativa deve essere prestata per la maggior parte del periodo d’imposta in Italia (analogamente a quanto richiesto dalla previgente normativa);

– i lavoratori devono essere in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione (condizione non richiesta dalla previgente normativa).

L’agevolazione si applica per 5 anni a partire dal periodo d’imposta in cui è avvenuto il trasferimento della residenza fiscale in Italia e nei 4 periodi d’imposta successivi.

NOVITÀ Non è più prevista la proroga dell’agevolazione.

 

Il reddito di lavoro prodotto concorre alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 40% (invece del 50%) se:

– Il lavoratore si trasferisce in Italia con un figlio minore;

– In caso di nascita di un figlio o di adozione di minore durante il periodo di fruizione del regime agevolato (con decorrenza dal periodo d’imposta in corso al momento della nascita o adozione).

La maggiore agevolazione si applica a condizione che, durante il periodo di fruizione del regime agevolato, il figlio minore o il minore adottato, sia residente in Italia

 

 

LA RESIDENZA

A partire dal 2024, per effetto delle novità introdotte dall’ art. 1 del D.lgs. n. 209/2023, l’articolo 2, comma 2, del T.U.I.R., in estrema sintesi viene considerato residente nel nostro Paese il soggetto che, per la maggior parte del periodo d’imposta, ha mantenuto in Italia:

– la residenza (ex articolo 43, comma 2, c.c.);

– il domicilio, ossia il luogo in cui si sviluppano, in via principale, le relazioni personali e familiari della persona fisica;

– la presenza in Italia.

Tali criteri devono essere accertati per la maggior parte del periodo d’imposta (183 giorni ossia 184 in caso di anno bisestile) ricordando che, soprattutto ai fini del calcolo dei giorni di effettiva presenza della persona fisica in Italia, si dovranno considerare anche le frazioni di giorno.

 

 

IL REGIME TRANSITORIO DEL REGIME “VECCHI IMPATRIATI”

Ai sensi dell’art. 5 co. 9, del DLgs. 209/2023 le previgenti disposizioni abrogate, continuano a trovare applicazione:

– nei confronti dei soggetti che hanno trasferito la loro residenza anagrafica in Italia entro il 31.12.2023;

– nei confronti dei lavoratori sportivi il cui contratto è stato stipulato entro il 31.12.2023.

Inoltre l’art. 5 co. 10 del DLgs. 209/2023 dispone un ulteriore regime transitorio in base al quale il nuovo regime si applica, oltre che per i 5 anni previsti ordinariamente, per un ulteriore periodo di 3 anni, per i soggetti che:

– trasferiscono in Italia la loro residenza anagrafica nell’anno 2024;

– acquistano, entro la data del 31.12.2023 e, comunque, nei dodici mesi precedenti al trasferimento, un’unità immobiliare residenziale adibita ad abitazione principale in Italia.

Si fa presente che i “redditi agevolati” nell’ulteriore triennio di prolungamento dell’agevolazione, concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 50% del loro ammontare, ancorché i soggetti beneficiari abbiano goduto, per il periodo ordinario, di una detassazione maggiore ( pari al 70%).

Pertanto, fatto salvo quanto previsto dal regime transitorio sono abrogati:

– l’art. 16 del DLgs. 147/2015, recante la disciplina del “vecchio” regime;

– l’art. 5 co. 2-bis, 2-ter e 2-quater del DL 34/2019, recanti la facoltà di prolungare la durata del regime degli impatriati per i lavoratori trasferitisi in Italia fino al 29.4.2019.

Dal 2024 è prevista la coesistenza di tre regimi agevolativi validi e applicabili rispettivamente a:

– i trasferimenti di residenza in Italia avvenuti fino al 29.4.2019;

– i trasferimenti di residenza in Italia avvenuti dal 30.4.2019 e fino al 2023;

– i trasferimenti di residenza avvenuti dal 2024, fatta eccezione per i soggetti che, avendo trasferito la residenza anagrafica entro il 31.12.2023, possono ancora fruire del regime di cui all’art. 16 del D.Lgs. 147/2015.

I soggetti che beneficiano di una delle previgenti agevolazioni, avendone rispettato i requisiti temporali, soggettivi ed oggettivi, continuano a usufruirne alle medesime condizioni.

 

Al fine di rendere la dichiarazione per un lavoratore dipendente questo fac-simile si adatta alle esigenze.

 

Richiesta AGEVOLAZIONI fiscali PER TRASFERIMENTO RESIDENZA FISCALE IN ITALIA LAVORATORE DIPENDENTE

(art. 5 del D.lgs. 27.12.2023 n. 209 per i LAVORATORI DIPENDENTI IMPATRIATI e contestuale dichiarazione sostitutiva ex artt. 46 e 47 del DPR 445/2000)

Il sottoscritto ……………….……………., nato a …………….….. il ………………., C.F. ………………….…….…., residente in Italia dal…………………., in …………………….., via ………………, dipendente di ……………….. dal…………………scadenza contratto…..……….telefono ufficio…….………… cellulare…………………e-mail……………………….……… DICHIARA

– di avere la cittadinanza ……………………………..……;

– di aver trasferito la residenza fiscale in Italia ai sensi dell’art. 2 del TUIR, e di essere iscritto all’Anagrafe della popolazione residente in Italia dal ………………. (Allegato: certificato rilasciato dal Comune di residenza);

– (per richiesta di applicazione agevolazione maggiorata) di avere nel proprio nucleo familiare e nella medesima residenza il figlio ………., nato a …………. il …………….;  (Allegato: stato di famiglia)

– di avere  avuto, per le annualità 2021, 2022 e 2023 la propria residenza fiscale in …………………. (oppure per i 6 – 7 periodi di imposta precedenti se la prestazione e resa in favore del medesimo soggetto estero oppure soggetto appartenente al medesimo gruppo);

– di impegnarsi a risiedere fiscalmente in Italia per almeno 4 anni;

– di rispondere ai requisiti di elevata qualificazione o specializzazione, avendo conseguito il ………………… (indicare titolo, master, ecc.) ed essendo assunto in qualità di ……………………..; (Allegato: diploma universitario)

– di avere cessato il rapporto di lavoro con il precedente datore di lavoro il ……………… (indicare denominazione sociale del precedente datore di lavoro);

– (eventualmente per applicazione agevolazione prolungata di 3 anni) di essere diventato proprietario in data ……………………….. dell’immobile di tipo residenziale, sito nel Comune di….…., adibito ad abitazione principale; (Allegato: certificato di rogito)

– di prestare la propria attività lavorativa in modo esclusivo o prevalente nel territorio Italiano;

– di non beneficiare degli incentivi fiscali previsti dall’art. 44 del DL 78/2010 e dall’art. 24-bis del TUIR.

Ciò premesso, SI RICHIEDE l’applicazione del regime fiscale per i lavoratori impatriati ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. 27.12.2023 n. 209 a decorrere dall’annualità 2024.

Il sottoscritto dichiara di essere a conoscenza delle conseguenze civili e penali ai sensi dell’art. 76 DPR 445/2000 per coloro che rendono dichiarazioni non veritiere e di impegna a comunicare tempestivamente il verificarsi di condizioni che comportino variazione all’agevolazione dell’imposta richiesta (per esempio variazioni di residenza fiscale, superamento della soglia di compensi in denaro o in natura paria a € 600.000,00).

Il sottoscritto prende atto, che i dati contenuti nella presente autocertificazione verranno trattati prevalentemente con procedure informatizzate e potranno essere forniti ad altri soggetti pubblici e/o privati per il raggiungimento delle rispettive finalità istituzionali e/o la fruizione della richiesta agevolazione.

 

 

(Luogo e data) _________________________________________ (Firma) ______________________________________

 

Allegato n. 1 – Certificato di residenza rilasciato dal Comune di ……………………………..…

Allegato n. 2 – Stato di famiglia

Allegato n. 3 – Diploma di master universitario in …………………………………..….conseguito presso l’Università di ……………………….….. con dichiarazione di valore

Allegato n. 4 – Certificato di rogito del ……………………………..…………per l’acquisto di immobile residenziale in ……………………..……..