Deducibilità incrementata delle spese per i regali natalizi delle imprese 2016: il decreto internazionalizzazione del 2015 ha alzato i tetti per dedurre le spese di rappresentanza, fra le quali sono compresi gli omaggi e gli eventuali festeggiamenti previsti dall’azienda, come il classico brindisi.
Resta inalterata la regola per cui se il costo dell’omaggio è inferiore ai 50 euro, la spesa si deduce al 100%. Se invece gli importi sono più alti, si applicano le soglie previste dall’articolo 9 del decreto legislativo 147/2015, che va a modificare l’articolo 108 del testo unico delle imposte sui redditi. Dal periodo d’imposta successivo al 2015, quindi da questo 2016, si applicano le nuove regole.
Gli omaggi sono compresi nelle spese di rappresentanza, che nel complesso sono deducibili all’interno di determinate soglie, misurate in rapporto ai ricavi. Ecco i tetti:
- 1,5% (dal precedente 1,3%) dei ricavi fino a 10 milioni di euro;
- 0,6% (dal precedente 0,5%) dei ricavi da 10 a 50 milioni di euro;
- 0,4% (dal precedente 0,1%) dei ricavi per la parte eccedente i 50 milioni di euro.
Come si vede, dunque, è stata ampliata la deducibilità, che per il resto continua a dover rispettare le precedenti regole contenute nel decreto ministeriale 19 ottobre 2008, il quale ne fissa le caratteristiche. Sono considerate spese di rappresentanza, quindi possono essere comprese fra gli omaggi natalizi:
- viaggi turistici in occasione dei quali siano programmate e svolte significative attività promozionali di beni o servizi la cui produzione o scambio costituisce oggetto dell’attività caratteristica dell’impresa;
- feste, ricevimenti e altri eventi di intrattenimento organizzati in occasione di ricorrenze aziendali o di festività nazionali o religiose;
- feste, ricevimenti e altri eventi in occasione dell’inaugurazione di nuove sedi, uffici o stabilimenti dell’impresa;
- feste, ricevimenti e altri eventi in occasione di mostre, fiere ed eventi simili in cui sono esposti beni e servizi prodotti dall’impresa;
- beni, servizi e contributi erogati gratuitamente, anche per convegni, seminari e manifestazioni simili il cui sostenimento risponda ai criteri di inerenza indicati nel decreto.
I criteri di inerenza, che vanno rispettati anche in base alla nuova formulazione contenuta nel decreto internazionalizzazione, prevedono che le spese siano effettuate per erogazioni a titolo gratuito (come, appunto, i regali di Natale), siano effettuate a scopo promozionale o di pubbliche relazioni, rispondano a criteri di ragionevolezza in relazione all’obiettivo di generare anche potenzialmente benefici economici, siano coerenti con pratiche commerciali di settore. Le spese devono risultare da apposita documentazione, da cui risultino generalità dei soggetti ospitati, durata e luogo di svolgimento della manifestazione, natura dei costi sostenuti.