L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 159/E del 22 luglio 2024, ha chiarito che un cittadino italiano che ha lavorato all’estero e nel 2019 è rientrato in Italia e ha usufruito, per il triennio 2019-2021, del regime per neo residenti (articolo 24-bis, Tuir) e per il periodo 2022-2023 del regime speciale per i lavoratori impatriati (articolo 16, D.Lgs. 147/2015), potrà fruire dell’estensione quinquennale del regime speciale impatriati prevista dal Decreto Crescita (articolo 5, comma 2-bis, D.L. 34/2019). Infatti, la disciplina normativa sugli impatriati non esclude l’utilizzo alternativo dei 2 regimi agevolativi in anni d’imposta differenti, ma ne prevede solo il divieto di cumulo.