È stato pubblicato, sulla G.U. n. 23 del 28 gennaio 2019, il D.L. 4 del 28 gennaio 2019, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni.

Il reddito di cittadinanza (Rdc), istituito a decorrere dal mese di aprile 2019, si propone come misura fondamentale di politica attiva del lavoro a garanzia del diritto al lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, nonché diretta a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione e alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro. L’erogazione del beneficio è condizionata alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro da parte dei componenti il nucleo familiare maggiorenni. Si prevedono anche incentivi contributivi per le aziende che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza e per chi decide di avviare un’attività di lavoro autonomo.

Per quanto riguarda le novità in materia pensionistica, in via sperimentale, per il triennio 2019-2021, gli iscritti all’Ago e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, gestite dall’Inps, nonché alla Gestione separata, possono conseguire il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 38 anni, definita “pensione quota 100”. Ai fini del conseguimento del diritto alla pensione quota 100, gli iscritti a 2 o più Gestioni previdenziali, che non siano già titolari di trattamento pensionistico a carico di una delle predette gestioni, hanno facoltà di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti nelle stesse gestioni amministrate dall’Inps. I lavoratori privati potranno aderire all’opzione dal 1° aprile 2019 se hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018.

Il D.L. 4/2019 prevede, infine, anche la proroga di APE sociale e di opzione donna.