Raddoppia a 1 milione di euro l’investimento massimo a cui si applica la detrazione, che passa dal 19% al 30%. Più stringenti tuttavia i requisiti temporali: la quota deve essere tenuta per almeno tre anni (prima erano due).

C’è poi un’agevolazione specifica che concede un ingresso di soggiorno di Italia a investitori stranieri. Fra le attività che danno diritto a questo visto per investitori, c’è anche l’ingresso nel capitale di un’impresa, che deve essere pari a 1 miliardo, ma la soglia è ridotta a 500 milioni se si finanzia una startup innovativa iscritta al Registro Imprese.

Abolite imposte di bollo e diritti di segreteria sull’atto costitutivo per le startup innovative che si iscrivono alla sezione speciale del Registro Imprese.

Le startup partecipate almeno al 20% da una società quotata su un mercato regolamentato possono cedere le perdite fiscali realizzate nei primi tre esercizi. Ecco i requisiti:

·                     la cessione deve riguardare tutte le perdite registrate nel periodo,

·                     deve esserci identità di esercizio sociale fra le due società,

·                     l’operazione va perfezionata entro il termine della dichiarazione dei redditi.

La cessionaria segna le perdite in diminuzione dal reddito complessivo ottenendo quindi un vantaggio fiscale e remunerando la cedente con una somma pari all’imposta calcolata sulle perdite acquisite. Le somme percepite e versate fra le due società non concorrono alla formazione del reddito.

L’istituto nazionale contro gli infortuni sul lavoro può sottoscrivere quote di fondi comuni d’investimento chiusi dedicati all’attivazione di startup innovative, costituire o partecipare le nuove imprese finalizzate all’utilizzazione industriale dei risultati della ricerca, anche con soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri, attivi in settori ad alto valore tecnologico. Per l’operatività bisogna attendere specifico decreto ministeriale.