Smi (Sistema moda Italia) e Filctem, Femca e Uiltec hanno raggiunto un’intesa sul nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro che riguarda la filiera tessile.
Sono previsti aumenti monetari, welfare aziendale e assistenza sanitaria integrativa, che secondo il calcolo dei sindacati portano complessivamente nelle tasche dei lavoratori 90 euro in più. Il nuovo contratto sarà valido 45 mesi, dal 1° aprile 2016 e avrà durata fino al 31 dicembre del 2019. Nel dettaglio per la parte economica è stata raggiunta una mediazione, con la fissazione dei minimi retributivi ex-post in base all’indice di inflazione Ipca e la previsione, nello stesso tempo, di anticipi retributivi definiti convenzionalmente ex-ante. Non sono previsti incrementi retributivi né costi ulteriori (quindi nessun importo una tantum) per il primo anno di vigenza contrattuale. La regolazione dei minimi sull’inflazione effettiva viene preceduta dal riconoscimento di 3 anticipi retributivi: 25 euro (4° livello) dal 1° aprile 2017 fino al 30 giugno 2018, 25 euro dal 1° luglio 2018 e poi 20 euro dal 1° luglio 2019. Nel luglio del 2018 e del 2019, in base all’indice Ipca comunicato dall’Istat nei mesi di maggio 2018 e 2019, sarà determinato l’incremento retributivo definitivo per gli anni 2017 e 2018. La differenza, sia positiva che negativa, tra quanto erogato rispetto al calcolo dell’incremento definitivo sarà sommata o detratta dagli incrementi indicati in via previsionale dal 1° luglio 2018 e dal 1° luglio 2019. Lo scostamento retributivo per l’ultima tranche di aumento avrà incidenza sulla prima erogazione del successivo rinnovo.